Motto


"Chi scende, non sale; chi sale, non zucchero; chi scende, zucchero".



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giovedì 22 novembre 2012

Il Sawio Badilato- gate: complotto all'ombra di X-Factor

Mentre attendiamo con apprensione le prossime politiche, mentre uno dei candidati alle primarie del PDL viene inquisito ancor prima di dire bif, mentre la Francia perde la tripla A e a Hollande tremano gli escargots all'Eliseo, mi permetto una noticina filologica sull'esibizione di tre settimane fa degli One Direction a X Factor, perché io e la Spocchia pensiamo di aver individuato i segni inconfondibili dell'inizio del declino della band. Procediamo con ordine:
1) L'annuncio: Alessandro Cattelan, onestamente un signor conduttore, specie se paragonato a quella ceppa di Facchinetti, urla: "Adesso voglio parlarvi di una band". UNA band? Senza nemmeno quei 12-15 superlativi d'ordinanza? Nononononono ....... Poi si corregge parlando di "successo planetario", "record di vendite" e "potenza di Xfactor", mentre sullo schermo compaiono spezzoni random dei loro video, con prevalenza dei momenti idioti. Però, però, Cattelan... quell' articolo indeterminativo all'inizio... Non sei riuscito celare il disgusto, eh? Bravo,bravo.
2) L'ingresso: bah, per noi che abbiamo assistito a crolli del loggione dell'Ariston coi Take That a Sanremo, le folle urlanti di stasera paiono robetta. Nemmeno un collassino che è uno... Parte la musica di "Live while we're young" ed è subito PLAGIO. Ora, da quando io e la Spocchia conosciamo gli OD ci siamo convinti che, dietro la loro insulsaggine, lavori una squadra di mostri del marketing musicale il cui genio è riuscito a rendere star mondiali cinque onesti animatori di ospizio. Già in altre note abbiamo evidenziato come le esibizioni dal vivo e in video di costoro siano fitte di allusioni alle boyband degli anni '90, con la marcata intenzione di evidenziare il bimbominkismo degli OD, il cazzeggio leggero del loro professionismo, la mancanza di coreografie e faccine precotte , insomma l'idea che non c'è nulla di serio o di troppo studiato. Stavolta però il genio intertestuale dei produttori della band è andato oltre ogni immaginazione: la canzone in sé è il solito invito a vivere lo svacco giovanile, move your body and shake your hands, MA i primi accordi tradiscono inevitabilmente l'identità con l'inizio di "Should I Stay Or Should I Go" DEI CLASH dicasi il gruppo astronomicamente più agli antipodi di questi che si possa immaginare. Il messaggio è tuttavia lampante: nell'era del bimbominkismo, anche le canzoni dei gruppi "cattivi" possono essere riadattate per roba dell'asilo. Questa è purissima filologia, di più, è un'operazione esistenziale degna delle "Prose" di Bembo.
3) La performance: ripresici dal colpo per la dotta citazione, assistiamo allo svolgersi dell'Evento. Come nelle canzoni precedenti, è ancora Catechista ad aprire i giochi, presentandosi qui peraltro in versione "stecca da biliardo", ovvero coi capelli cortissimi, dimostrando così d'un colpo 32 anni. Il motivetto ha il solito andamento da sigletta delle Fiabe Sonore, ma l'occhio di Catechista ci pare innaturalmente spento, o meglio più spento del solito. La canzone, peraltro, è assai ritmata, ergo sarebbe necessaria una certa verve che pare assente già dalle prime battute. Ma, ci dicevamo io e la Spocchia, aspetta che tocchi come al solito a Sawio Badilato, eletto il più sexy della band da una giuria di femmine inglesi (minatrici del Sussex, probabilmente), e vedrai che scintille....GULP! Il pezzo di strofa successivo, che come in One Thing accelera e cantabilizza il ritmo per portare all'inciso (fantasia....), è eseguito da Venditore! Mentre la telecamera inquadra il sorrisino tirato della Ventura, che dà proprio l'idea di starsi facendo andar bene una recita di Natale di quint'ordine, e mentre notiamo una incontenibile Arisa, che del resto ha iniziato pure lei in versione cartone animato, i nostri fantastici amici cambiano formazione, ma con la stessa lentezza con cui ci si avvicendava al tuborilevatore di disturbi polmonari alle visite di leva. Boh, paiono dei carcerati. E Venditore? Beh, a parte una vocalità prossima allo squittìo, il suo look ha un che di inquietante: ciuffo anni '80 che solo Prince aveva il coraggio di esibire, con una vezzosa pennellata di biondo in punta, ma sopratutto DICIOTTO GIRI DI EYELINER che lo fanno sembrare una specie di PR per locali di scambisti. Canta che ti ricanta, le femmine del pubblico giulebbano, ma neppure troppo, difatti l'unica inquadrata è un tipica bimbominkia pettinata con le mollette che trasuda ottusità, ma non certo trasporto, niente a che vedere con le sincopi atriali delle fan dei Take That. Vabbe', mo' arriverà il refrain. E Sawio Badilato? Nulla. Parte l'inciso (e se lo ascoltate immaginando il ritmo dell'inciso di One Thing, converrete che sono pressoché identici) e i cinque si ammosciano ulteriormente. Figlioli, voi che avevate 10 anni quando gli *Nsync facevano queste cose, non potete davvero eseguire un pezzo così festaiolo senza zompettare almeno un po', suvvia... E invece va proprio così: i simpaticoni si dispongono come sempre a ventaglio, gesticolano a caso, ma bolsi come capodogli al casello per la Slovenia. E Sawio Badilato non compare mai... In compenso l'immagine cattura per un attimo Louis Marinaretto, serissimo, quasi imbronciato, al quale neppure i 25 chili di cerone riescono a mascherare le vistose occhiaie DA SONNO dalle quali deduciamo che i cinque si siano abbondantemente deliziati con la movida milanese prima della trasmissione. Anzi, ecco spiegato tutto quello spreco di matita per occhi: sono venuti in studio direttamente dall'Halloween party! Comincia le seconda parte dell'inciso e il ventaglio s'allarga. Finalmente, seppur di sguiscio, ecco inquadrato Sawio Badilato. L'umanità è salva. Però, però... l'occhio di noi abituati all'odio della gente ci fa notare la posizione eccessivamente defilata del suddetto rispetto agli altri, tanto che la telecamera nemmeno lo segue. Lui pure, mentre gli altri garruli barriscono UOUOUOUOU-O-O-O!, li osserva, ma non si associa. E qui cominciamo a sospettare che ci sia sotto qualcosa. Se del resto si dà un'occhiata al video della canzone, sorvolando sulle solite scene da asilo come quella di loro dentro le bolle di plastica o a cavallo di una banana di gomma, si nota che Sawio Badilato è inquadrato spesso e volentieri, anche se effettivamente non gli vengono assegnate parti specifiche da cantare. Qui da Cattelan invece sembra quasi un intruso.La seconda strofa è eseguita ancora più fiaccamente della prima, e in più la seconda metà è affidata a Biondo Insulso, che però, vuoi per la magliettina vivace che gli accende le pallide gote, vuoi per la pettinatura da galleria del vento, è piuttosto ben preso, cioè ben preso se lo paragoniamo alla catatonia degli altri. Sawio Badilato continua a non pervenire. Qualcosa di più, giusto due inquadrature sghembe, ci viene offerto nel secondo inciso, e alla fine, quando c'è da gridare al mondo: "And live while we're young!!!", Sawio Badilato tira fuori i tre semitoni di cui lo ha dotato Madre Natura e spara fuori il suo migliore acuto. Segue il solito intermezzo con accenno di coreografia sfotti-Take That, per l'occasione "il tango del gondoliere", ma le facce, rispetto al momento omologo di One Thing, sono decisamente meno convinte. E qui il dubbio, l'opinione, fors'anche la speranza: che questi embrioni di Pokemon si stiano rendendo conto di quanto sono infantili? Ciò significherebbe, s'intende, l'avvio di un percorso di maturazione interiore alla fine del quale nessuno di loro avrebbe davvero più il coraggio di fare quel che hano fatto finora, cioè sarebbero mediaticamente finiti, ma visto che la durata delle boyband è quella che sappiamo, la cosa non sarebbe neppure male. Sawio Badilato, poi, guarda spesso fuori scena, come se aspettasse che arrivasse qualcuno a portarlo via. E' chiaro che c'è qualcosa che non sappiamo. La conferma ci viene dall'ultimo segmento di canzone: il bridge viene ANCORA eseguito da Venditore, e l'orecchio anche qui viene riportato a svariate canzoni finto-esotiche degli ultimi anni, poi c'è la ripresa finale, nella quale i nostri amiconi paiono risbaldirsi un attimo, forse perché intravedono la fine dello strazio: a Louis Marinaretto torna il sorriso, Biondo saltella, Catechista si dimena, Venditore si lancia addirittura nei contralti, benché l'effetto sonoro sia quello dello sforzo intestinale, ma in tutto lo zapping sulle facce dei ragazzi Sawio Badilato non viene MAI preso dentro, dicasi MAI prima degli ultimi 5 secondi di canzone. Anche se la coreografia (si fa per dire) lo piazza in mezzo al gruppo, gli altri non se lo filano di pezza e lui guarda giusto un secondino Catechista come a dirgli: "Dai che è finita!" e già che c'è ci caccia dentro pure una DISCRETA svisatura, mentre il compagno gli poggia una mano sulla spalla, più per appoggiarsi che per dimostrare sostegno. Poi tutto finisce su un ultimo gorgheggio di Venditore. Giunti a questo punto, io e la Spocchia ci convinciamo che all'interno del gruppo si è entrati in fase sindacale: Venditore e Biondo Insulso, da sempre i più sacrificati a livello di inquadrature e risonanza mediatica, si devono essere ammutinati per ottenere più peso specifico nella band, approfittando della distrazione di Catechista, che odia palesemente gli altri 4, ma li sopporta pro bono pecuniae, e della fragilità di Louis Marinaretto, che giunto ormai a 21 anni fa fatica ad accoppiare i pantaloncini da scout con le camicie slim fit da aperitivo sui navigli. Vittima della ribellione, appunto, Sawio Badilato, il cui ruolo nel video della canzone, si è già detto, è di fatto ornamentale, ma che stasera pareva davvero un alieno, stanco e svogliato, ma soprattutto senza alcuna sintonia con gli altri. La messa in minoranza deve bruciargli parecchio. L'altro segnale dell'avvenuta rivolta è proprio il fatto che sono Venditore e Biondo Insulso ad avere il look più evoluto rispetto al passato, mentre gli altri sono bene o male sempre acconciati uguale.
4) L'intervista. Abituati all'altra volta, quando ad intervistarli c'era il giurassico Giannimorandi, le cui dotte interrogazioni necessitavano del traduttore simultaneo via auricolare, gli OD risultano spiazzati, quasi nel panico, a sentirsi mitragliar domande direttamente in inglese da Cattelan, che ha un livello di fluency decisamente positivo, sì che gli riesce pure di tradurre sia le domande che le risposte. Dal dialogo veniamo a sapere che i nostri pucciosotti hanno pronto il secondo album (del resto una boyband media defunge dopo il quarto....), sono tanto grati alle fans italiane per il loro calore, verranno da noi a fare due concerti a Maggio e blablabla. MA ancora una volta è lo svolgersi delle cose a dirci parecchio: finita la canzone, il classico "grazie" pronunciato all'anglosassone spetta a Sawio Badilato, che poi però dice un "ciao" trasudante mestizia, come se lo stessero cacciando via; quindi, ricurvo nelle sue spalle strette e nella giacchetta di lontra color melanzana, si dirige con gli altri verso Cattelan, sistemandosi i pantaloni, privi di cintura come usa oggi; gli altri si muovono come se lui fosse fatto di aria. Durante l'intevista parlano solo Biondo Insulso, che si è infilato un paio di lenti a contatto modello telescopio, e Catechista. A un bel momento, Cattelan ci informa che nel pomeriggio la band ha incontrato, come sempre succede, i concorrenti del programma, "Vogliamo vedere il filmato?" chiede poi, e Sawio Badilato, che appena prima aveva sbuffato di fatica & afflizione, riesce solo a dire: "Yya!", ma con una delusione folle del tipo: "No, pure questa...". Il filmato dell'incontro è a tratti imbarazzante, poiché gli OD guardano i concorrenti italiani come se si trovassero al museo delle rarità zoologiche; le domande sono sempre le solite, le risposte annoiatissime, ma dobbiamo pur rifletterci: "Com'è la vita da star?", risposta di Catechista (mentre Sawio Badilato si sfrucuglia i capelli in evidente accenno di abbiocco montante): "No, non stiamo prendendo le cose troppo sul serio" (NON CE N'ERAVAMO ACCORTI!!!); poi: "Com'e cambiato il vostro rapporto con le ragazze?" e nessuno risponde, o meglio c'è una riposta collettiva che vuol dire tutto e niente (saggiamente hanno evitato di inquadrare Louis Marinaretto); ma sopratutto: "A cosa avete dovuto rinunciare per essere famosi?" e qui Sawio Badilato vorrebbe dire la sua, infatti esordisce con: "I think...", ma subito l'arpia Biondo gli si sovrappone per dire, originalmente, "friends and family". Segno di cose che bollono in pentola. Infatti, per dire a nuora in modo che suocera intenda, dopo che Cattelan tira le fila dell'incontro spiegando ai suoi concorrenti che "dovete farvi il mazzo", Sawio Badilato chiede di poter dire ancora qualcosa, nonostante tutti siano già pronti per andare a mangiare. "Please", dice Cattelan, e il nostro invita i ragazzi a sorridere, perché uno tra loro sarà il vincitore e li vede un po' troppo tesi. Il fatto è che l'invito a sorridere è formulato con una faccia anche più triste della loro. Ma noi ODR sappiamo bene che il messaggio è trasversale: "Ragazzi, sorridete adesso, perché se poi finite in una boyband come è successo a me, il sorriso ve lo faranno perdere i compagni...". Ebbene, ci diciamo io e la Spocchia, qui siamo ben oltre l'ammutinamento: il povero Sawio Badilato sta subendo un autentico mobbing da parte degli altri. La conferma avviene quando si ritorna in studio: tra fuggevoli inquadrature di directioners con l'apparecchio e ragazze attonite da tanta beltà (ma ai tempi dei Take That e dei BSB, ecc. ecc.), i cinque tornano a centropalco, sempre muovendosi scimmiescamente, distrutti nel fisico e fors'anche nello spirito, e Cattelan si sbrodola in ringraziamenti ed altra roba, sempre bilinguamente. Solo che in mano a Sawio Badilato è ora comparso uno strano coso di tessuto bianco. Gulp, non finirà che gli fanno anche pulire il palco dopo la trasmissione? Il Badilato, con le sue spallucce strette e il capello ribelle, pare in effetti piuttosto frastornato. Intanto Catechista ringrazia con la convinzione di un telefonista di call center, e giù urla e lacrime delle fans (anche se ecc. ecc), tenkiù tenkiù, siusùn, ed ecco, prima del congedo definitivo, Sawio Badilato che svolge l'involto e scopriamo che si tratta di una maglietta. Il tapinello resta lì imbambolato, perchè gli altri hanno già preso la via che porta al buffet, ma per fortuna l'occhio di lince Simona Ventura si alza dalla postazione e gli corre incontro. Dal che si deduce che la magliettà è per lei. Il fatto è che questo pezzo dello sketch, lungamente provato prima della diretta, è evidentemente uscito dalla memoria di tutti, sicché va a ramengo l'effetto- regalone, con Cattelan che goffamente singhiozza: "Oh, Sawio Badilato, yes.... un regalo che quasi mi stavo dimenticando per il nostro giudice Simona Ventura!" ma ormai la scena è irrecuperabile, Sawio Badilato che farebbe pure per appallottolare la maglietta e lanciarla alla destinataria, ma Ventura è troppo conscia che un secondo in più di inquadratura rispetto a Morgan vale oro e si butta sul ragazzo e lo sbaciucchia, portandosi via la maglietta. Bene: ciao, ragazzi, si esce da questa parte, anzi, fa lo spiritosone Cattelan, "this direction, yes, this direction", uh, che ironia, e l'ultimo a essere congedato, con una pacca sulla spalla che sa molto di "fuori dai piedi, dai..." è proprio Sawio Badilato.
5) Conclusione... No no no, ragazzi, non ci siamo. Troppo appesantiti, troppo robottini, troppo con la testa altrove.... Dura, eh, svegliarsi nel mondo Bimbominkia e scoprire che anche fare la parte dei pagliacci è tosta quando diventa business.... Sì,  è chiaro che il peso di due anni pressoché ininterrotti di tour, interviste, videoclip scemi e quant'altro diventa difficile da sopportare, specie se si era affrontata la cosa partendo dalla piattaforma bimbominkiese secondo cui la serietà è sempre altrove. Voglio dire: il paradosso della loro situazione è che hanno sottoscritto per contratto di fare la parte dei giocattoli viventi; tuttavia, se si è costretti per contratto a sembrare "senza contratto", immersi cioè in un mondo di disimpegno e bambolotteria perenne, ben oltre ciò che l'età consentirebbe (parliamo comunque di ventenni, non di neonati), prima o poi la situazione sfugge di mano e la psiche cede. Crediamo cioè che il personaggio che ciascuno di loro deve incarnare si stia rivelando ben più prosciugante del previsto. Da qui deriva, secondo noi, anche l'ammutinamento di cui ha fatto le spese il povero Badilato: se marionette dobbiamo essere, si saranno detti Venditore e Biondo, che almeno ci sia giustizia nel distribuirci la visibilità. L'evento costituisce in effetti una discreta novità rispetto al panorama boybandistico che ci sorbivamo ai tempi, quando su MTV ci toccava subire un video dei Backstreet Boys ogni tre canzoni: nei Take That Gary Barlow, nonostante il fisico da otaria, dominava evidentemente gli altri quattro, anche perché poteva minacciarli di sedercisi sopra in caso di ribellione; così pure Ronan Keating catalizzava l'attenzione nei Boyzone con il suo faccino da prima comunione; nei 5ive e nei Westlife ci si era messi d'accordo per cantare ciascuno un pezzettino; nei BSB, ove pure vigeva questo schema, il dominio mediatico di Brian&Nick era evidente a tutti noi, e nessuno fiatava; negli *Nsync Justin Timberlake e JC Chasez mettevano comodamente a cuccia i tre compagni, cantandosi tutto loro. Ma qui? I vespri unidirezionali? La rivoluzione guanciuta?  Le dieci giornate di Venditore? Ovvio, del resto: fare gli scemi per denaro è molto più difficile di quanto non sembri. Se poi vi tocca farlo in coabitazione con altre quattro persone che sono state praticamente imposte, il supplizio è indicibile. Rircordiamoci che questi qui volevano partecipare a X Factor UK da solisti e solo in seguito li hanno messi assieme. Ma forse che basta che un docente metta accanto due alunni tra loro sconosciuti il primo giorno di scuola perché nasca un'amicizia? Può succedere, ma anche no. Figuriamoci in una boyband, coi ritmi massacranti di vita di una boyband, dovendo poi dare all'esterno sempre l'idea che si sta giocando. Vedremmo dunque i simpatici OD ad un passo dal ricovero. E il Badilato? Il mobbing ai suoi danni è poco meno che evidente, ma del resto è impossibile che all'interno di una boyband il più carino prima o poi non cominci a sentirsi anche il più importante. Secondo noi il Badilato ha già pronta l'avventura da solista e gli altri stanno facendo di tutto per rendergli meno sgradevole possibile il distacco dal gruppo. Ipotesi? Chissà.....

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